LA PUNTEGGIATURA
"Segni grafici e d'interpunzione"
Hassan Nazha



Nella lingua scritta la punteggiatura fornisce le varie sfumature espressive che caratterizzano la lingua orale.
Nella lingua araba la punteggiatura non ha delle regole rigide anche se la lingua moderna adotta quasi tutti i segni d'interpunzione e grafici.
Quando si parla, spesso, le pause che facciamo o il tono della voce che alziamo o abbassiamo o quando prendiamo fiato aggiungiamo alle parole che diciamo il nostro pensiero e le nostre intenzioni.
La punteggiatura nella lingua scritta cerca di avvicinare e tradurre questo modo di pensiero attraverso questi segni.

I segni d'interpunzione sono:
1- il punto;
2- la virgola;
3- i due punti;
4- il punto e virgola;
5- i puntini di sospensione;
6- il punto interrogativo;
7- il punto esclamativo.

I segni grafici sono:
1- parentesi;
2- trattino;
3- virgolette;
4- lineette;
5- asterisco.

Il punto detto anche il punto fermo si usa per concludere una frase, pausa lunga, o nelle abbreviazioni.
La virgola indica una pausa breve e spesso il suo uso è molto libero e cambia da persona a persona.
Si usa spesso per evitare la ripetizione della congiunzione come ad esempio: Ho comprato il pane, il latte, la frutta e il giornale.
In italiano si usa prima delle congiunzioni: mentre, se, però, ma, anzi, invece, tuttavia, sebbene, benché... Si usa anche dopo si, no, bene ad esempio: Si, ho visto tuo fratello. Da notare che anche in italiano ci sono casi in cui la virgola non deve essere usata ad esempio:
Tra il soggetto e il verbo: Alessandro dorme.
Prima di né: Non legge né scrive.
Tra il verbo e il primo complemento oggetto: Ho visto il mare, la montagna e la pianura.
Due punti si usa per introdurre un elenco o una spiegazione o un discorso diretto o una citazione.
Punto e virgola si usa per spezzare un periodo molto lungo.
I puntini di sospensione o tre punti consecutivi si usano per far capire che ci sono molte cose che si possono dire ancora o per far capire che non è stato inserito qualcosa di sottinteso.
Il punto interrogativo si usa nelle domande.
Il punto esclamativo si usa per esprimere sorpresa o dolore o meraviglia e usato anche dopo il punto interrogativo per esprimere incredulità ad esempio: "hai già finito?!".
Le parentesi tonde e quadre servono per inserire una parte del discorso necessaria a far capire il significato globale o a che cosa si riferisce.
Il trattino serve per unire due parole.
Le virgolette si usano per riportare una citazione o i nomi di libri di testo o giornali.
Le lineette servono per introdurre un discorso diretto e talvolta si usano al posto delle virgolette.
L'asterisco si usa spesso per un elenco come si usa, segnato diverse volte in italiano normalmente tre, per sostituire un nome che non si desidera far sapere o sottinteso.

ITALIANO ARABO SEGNO NOTE
. . Punto Segno identico
; ؛ Punto virgola Segno diverso
, ، Virgola Segno diverso
: : Due punti Segno identico
... ... Puntini di sospensione Segno identico
? ؟ Punto interrogativo Segno diverso
! ! Punto esclamativo Segno identico
( ) ( ) Parentesi tonde Segno identico
[ ] [ ] Parentesi quadre Segno identico
" " " " Virgolette Segno identico
- - Trattini Segno identico
- - - - Lineette Segno identico
* * Asterisco Segno identico
I segni di virgola e "punto virgola" e il punto interrogativo sono differenti perché seguono la scrittura araba da destra a sinistra.
Punto si dice:
نُقْطَة
Il punto si dice:
النُّقْطَة
Virgola si dice:
فَاصِلَة
La virgola si dice:
الفَاصِلَة
Il punto interrogativo si dice:
عَلامَةُ الاسْتِفْهَامِ
Il punto esclamativo si dice:
عَلامَةُ التَّعَجُّبِ
Punto e virgola si dice:
الْفَاصِلَةُ الْمَنْقُوطَة
Un'altra forma, diffusa, per dire punto virgola è:
نُقْطَة فَاصِلَة
La prima forma è quella consigliata.
Due punti:
نُقْطَتَانْ
Tra due parentesi:
بَيْنَ قَوْسَيْنِ


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