IMPARARE A LEGGERE
تَعَلَّمْ القِراءَةَ
Hassan Nazha


Prima di proseguire con altri capitoli del corso di lingua araba con il metodo di Nazha dobbiamo essere già in grado di leggere in arabo se abbiamo studiato bene la prima parte.
Se non vi sentite di leggere bene non dovete aver paura perché il metodo di Nazha vi indica la strada giusta e i consigli utili per poter superare questo problema.
Cosa abbiamo studiato ad oggi?
Abbiamo studiato, o semplicemente visto, che l'alfabeto arabo è composto da 28 lettere.
Abbiamo visto che le lettere dell'alfabeto arabo cambiano la loro forma nella composizione di una parola e si parla di:
Forma isolata che corrisponde a quella dell'alfabeto puro.
Forma iniziale, la prima lettera della parola.
Forma intermedia o media quando la lettera dell'alfabeto si trova all'interno della parola tra la prima e l'ultima.
Forma finale quando la lettera dell'alfabeto è l'ultima in una parola. Abbiamo visto che alcune lettere dell'alfabeto, nella formazione della parola, non si legano mai con la lettera che si scrive alla loro sinistra, successiva, ma soltanto alla loro destra, lettera precedente.
Abbiamo visto che esistono alcuni segni che si inseriscono sopra o sotto la lettera e fanno cambiare la sua pronuncia.
Se prendiamo ad esempio la lettera taa possiamo parlare di taa in movimento nel caso di fatha o damma o kasra con le vocali brevi a, u, i (ta- tu- ti)

In arabo la taa in movimento si dice:
التَّاءُ الْمُتَحَرِّكَةِ
e taa in sukun che si scrive:
تْ
e si parla di:
التَّاءُ السَّاكِنَةُ
Con alif, waw e yaa la taa diventa come per fatha e damma e kasra ma il suono allungato:

Con il tanwin, an, un, in la taa diventa tan, tun, tin

Abbiamo visto il segno di shadda che si usa quando si presentano due lettere uguali consecutive, la prima con l'accento puro (con segno Sukun), scrivendo solamente la prima con la shadda sopra ad esempio il verbo baciare in arabo:
قَبْ + بَ + لَ = قَبَّلَ
abbiamo visto la alif madda che sostituisce due alif consecutive nella seguente forma:
أَ + أْ = آ
Abbiamo visto che le lettere dell'alfabeto arabo si dividono in due gruppi lunari e solari e quando si inserisce l'articolo determinativo "al" all'inizio di una parola la sua pronuncia cambia da un gruppo ad un altro.
Ad esempio la parola luna si dice:

La luna si dice:

In questo caso "luna" e "la luna" si scrivono e si leggono con i segni spiegati prima in modo regolare e questo vale per tutte le lettere lunari:
قَمَرْ
الْقَمَرْ
الْ+ قَمَرْ = الْقَمَرْ
Osserviamo ad esempio la parola "storia" che inizia con la taa in arabo, lettera solare, si scrive:

"la storia" si scrive:


In questo caso "storia" e "la storia" si scrivono e si leggono con i segni spiegati prima in modo diverso e questo vale per tutte le lettere solari:
تَارِيخْ
التَّارِيخْ
الْ + تَارِيخْ = التَّارِيخْ
Quidi la lettera lam di "al" non si pronuncia e si trasforma come se fosse la prima lettera solare della parola in sukun.
Cosi facendo, sempre nella pronuncia, troviamo due lettere uguali consecutive la prima in sukun e quindi il raddoppio viene accorciato con una sola lettera con shadda e il segno della prima lettera solare della parola.
Si pronuncia quindi come se fosse:
أَتْ + تَارِيخْ


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